RONGHI (CNAL): 1° MAGGIO, POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO, PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA NEI SINDACATI

Confronto in videoconferenza con: On.Walter Rizzetto (FdI) e della Vice responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno di FdI, Gabriella Peluso, dei Senatori Maurizio Gasparri e Roberta Toffanin di Forza Italia, del Vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, dell’Assessore regionale al Lavoro, attività produttive e turismo della Regione Calabria, Fausto Orsomarso, della Presidente del FMPI Antonella Terranova, del giuslavorista Giuseppe Fontanarosa, della Presidente dell’Opn, Rosa Pestilli.

Sono intervenuti i dirigenti sindacali di Napoli, Roma, Reggio Calabria, Frosinone, Monza, Scilla, Palermo, Taurasi, Avezzano: Giovanni Arnone, Orlando Cioffi, Tony Ronghi,Maurizio Perazzolo, Fernando Cordella, Fabio Ronghi, Sergio Marino , Rosa Veccia, Franco Barillà,  Gerardo Ruberto, Maurizio Noli, Nicola Di Iorio.  

“Il nostro 1° Maggio è dedicato ai temi fondamentali per l’Italia: le politiche attive per il lavoro, la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese e la trasparenza dei sindacati”.  E’ quanto ha affermato il Segretario Generale della Confederazione Nazionale Lavoratori, Salvatore Ronghi, che ha tenuto una conferenza stampa a Napoli, in Piazza Municipio, insieme con il dirigente dell’Area metropolitana Giovanni Arnone e i dirigenti sindacali delle diverse categorie del mondo del lavoro.

Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il Documento “Le sfide del sindacato: partecipazione, rappresentatività, contrattazione,trasparenza. Invertire la piramide”.

“Per uscire dalla crisi economica e occupazionale provocata dalla pandemia, bisogna dare finalmente attuazione all’art. 46 della Costituzione che prevede il diritto dei lavoratori a partecipare alla gestione dell’impresa” – ha detto Ronghi –ricordando che, in altri Paesi europei, la partecipazione e la cogestione hanno contribuito al superamento delle difficoltà e rilanciato fortemente la produttività e i livelli occupazionali. In Italia fino ad oggi non è stato possibile perché le grosse Confederazioni temono di perdere potere che andrebbe a favore degli stessi lavoratori”.

“Altro tema fondamentale è quello dell’attuazione dell’art. 39 della Costituzione per il riconoscimento giuridico dei sindacati” – ha aggiunto Ronghi – per il quale “non è più accettabile che chi dissente con i vertici delle Confederazioni o chiede chiarezza sulle spese dei sindacati venga cacciato dall’organizzazione. L’attuazione dell’art. 39 obbligherebbe i sindacati alla certificazione e alla trasparenza dei propri Bilanci in ossequio al principio della correttezza nella spesa delle risorse dei lavoratori”.

“Ampio spazio nel  nostro Documento trovano le politiche attive per il lavoro: sgravi fiscali, istruzione e formazione, ricollocamento al lavoro degli ultracinquantenni, migliore occupabilità di donne e giovani, decontribuzione e fiscalità di vantaggio nel Sud, sostegno all’impresa femminile con contributi di centomila euro a fondo perduto, il rilancio dei percorsi didattici degli Istituti professionali, delle attività di formazione e dell’apprendistato, il potenziamento dei centri per l’impiego e la creazione degli Osservatori regionali sulla disoccupazione per la ricollocazione  ultracinquantenni usciti dal ciclo produttivo, la condivisione del Piano annuale delle assunzioni della P.A. con le scuole e le Università al fine di favorire l’immediato inserimento dei giovani nel mondo del lavoro pubblico privatizzato” – ha spiegato il Segretario Generale di Cnal.