Tancredi Sud Protagonista – Morire per il Clima

Ogni anno muoiono sette milioni di persone a causa del Clima

È il terribile dato delle vittime dell’inquinamento, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci racconta una situazione ormai al limite. Gli scenari futuri prevedono che un aumento della popolazione mondiale a 8 miliardi di persone entro il 2030 comporterà gravi carenze di cibo. La perdita dei servizi forniti dagli ecosistemi naturali comporterà la necessità di trovare alternative dispendiose. In tutto il Sud Europa, Italia inclusa, secondo i dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, i cambiamenti climatici stanno causando un aumento degli eventi meteorologici estremi come ondate di calore, piogge intense e allagamenti costieri, una espansione di nuove specie di vettori di malattia e sono associati ad un peggioramento della qualità dell’aria e al rischio incendi peggiorato dalla siccità. In Italia entro il 2030 i giorni di ondata di calore aumenteranno in modo esponenziale, da 75 fino a 250 giorni all’anno, secondo i due scenari estremi di più basse e più alte emissioni di gas serra. Il “profilo italiano” sul clima che cambia e il suo impatto sulla salute mette in evidenza come l’Italia, per la sua posizione geografica, sia un vero e proprio laboratorio di ricerca sull’impatto del cambiamento climatico sulla salute. Evidenzia in modo inequivocabile come siano necessarie, per tutelare la salute umana, azioni specifiche di prevenzione, politiche e strategie nazionali di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici in atto. L’OMS dichiara che solo il 12% delle grandi città rispetta i valori guida per la qualità dell’aria e pertanto chiede un intervento urgente di riduzione dell’inquinamento urbano.

Si prevede l’aumento della diffusione della zanzara tigre in Europa e con essa le patologie che la puntura di questo insetto comporta. Inoltre già nel 2010 l’Iss ha analizzato i numeri di casi per malattie trasmesse da agenti legati in modo diretto o indiretto all’acqua, pubblicati nella banca dati del Ministero relativi ad alcune malattie nel periodo 2003/2009, e si è visto, correlandoli ai dati presenti nel database delle alluvioni che l’incidenza di alcune patologie infettive (Epatite A, legionellosi, Malattie infettive) era incrementata in alcune regioni dove si erano verificati importanti eventi alluvionali.

In Italia, stima il CNR, dal 2010 ad oggi 45mila persone sono state evacuate a causa di eventi meteo estremi o a questi legati. Non solo: i ricercatori del MIT hanno osservato come, a fronte del generale aumento di un grado centigrado, le patologie psicologiche di media entità sono salite del 2%. Le malattie rilevate includono: depressione, stati di ansia, insonnia, paure, malesseri psichici generalizzati.

I bambini sono più vulnerabili rispetto ai cambiamenti climatici perché alcuni organi e apparati come per esempio l’apparato respiratorio o il sistema di termoregolazione sono ancora in via di sviluppo e perché è, in generale, ancora in corso lo sviluppo fisico, mentale e cognitivo. Essi hanno una maggiore esposizione per unità di peso corporeo, ed è quindi più probabile che, a parità di esposizione, per loro vengano superate le dosi soglia di rischio. In Italia uno studio che ha valutato gli effetti del caldo sui ricoveri ospedalieri in bambini residenti in 12 aree ha evidenziato un significativo incremento del 12% nei ricoveri pediatrici per cause respiratorie, associato ad una variazione della temperatura giornaliera (pari in media a un incremento di circa 4 gradi).

Antonella Tancredi