LA PROTESTA DEI RISTORATORI E DEI GESTORI DELLE PALESTRE E’ GIUSTA

Difendere i ristoratori, l commercianti, gli artigiani, significa difendere il lavoro. Dietro ad ogni attività ci sono decine lavoratori, tanti di loro sono precari ma riescono a portare a casa il sufficiente per mettere il piatto a tavola. Il fallimento di queste attività, per colpa del Governo o del CTS, non si manda a pezze solo il commerciante, il datore di lavoro, ma tanti lavoratori che andranno ad infoltire le fila dei disoccupati.
 Difendere le palestre, le piscine, le associazioni sportive, le scuole di danza significa difendere il lavoro e la salute. Quanti giovani e meno giovani hanno necessità di fare ginnastica e sport per motivi fisici a si vedono negare il diritto alla salute? Quanti giovani e meno giovani hanno bisogno dello sport per impiegare il tempo in maniera sana? E quanti lavoratori operano in questi settori, anche qui tanta precarietà, che finirebbero per strada? Difendere i teatri, gli artisti, gli spettacoli, gli eventi, significa difendere il lavoro e la cultura. Anche qui non si vuole difendere quei pochi super pagati e raccomandati dello spettacolo. A quelli ci pensa mamma Rai e Mediaset. Ma alle migliaia di artisti che hanno dalla loro solo l’amore per la cultura e lo spettacolo. Con gli artisti vanno ricordate le migliaia di lavoratori indispensabili per fare spettacolo, teatro, musica e cultura. Allora smettiamola con la guerra tra poveri e comprendiamo che difendere le piccole imprese, il mondo della cultura e dello spettacolo, dello sport e del benessere, i lavoratori, significa difendere l’Italia. Riscopriamoci tutti PATRIOTI. Buona domenica. 
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