L’ITALIA SI FA ROSSA …DI VERGOGNA

 
Dopo tredici mesi dal primo lockdown l’Italia sta solo peggio. L’Italia da oggi è tutta rossa! Economia al collasso. Imminenti licenziamenti di massa. Palestre e piscine impolverate per la chiusura da un anno. La ristorazione è alla canna del gas. Musei con ragnatele. Teatro, spettacolo e cultura, archiviato. La scuola, per il secondo anno resta chiusa. I contagi e le vittime non diminuiscono. Eppure c’è chi se la prende con il popolo Italiano colpevolizzando chi è sceso in strada col proprio cane o quei giovani beccati a mangiare panino e mortadella per strada. Dimenticando che l’ex presidente del Consiglio Conte insieme a ministri e qualche pseudo scienziato, a gennaio dell’anno scorso ci dicevamo che era una semplice influenza, lasciando diffondere il virus in piena tranquillità, facendosi ritrarre a tavola o a brindare in comunità. Dimenticando che ad esplosione della pandemia hanno chiuso tutto senza adeguati indennizzi e con la cassa integrazione pagata con sei mesi di ritardo. Dimenticando i DPCM cambiati giorno per giorno e che per il 75% sono rimasti ancora inattuati. Dimenticando i fallimenti operativi della struttura per l’emergenza COVID, la mancanza del Piano di vaccinazioni, i prezzi pazzi delle mascherine. Le mascherine “pezzotto”, ben 60 milioni di mascherine che non proteggevano e fatte indossare dal personale sanitario in prima linea contro la pandemia. Basta ricordare solo queste tra le tante bestialità commesse da chi doveva dirigere la baracca. Allora si è pensato di cambiare il nocchiero e arriva “SuperMario”. Vedrete arriva il Draghi e tutto torna… come prima, in perfetta continuità. Si, è proprio vero si è cambiato per non cambiare nulla tanto per ricordare il “Gattopardo”. Agli orrori “romani” hanno fatto poi da contraltare le cazzate, le omissioni, i fallimenti e la teatralità dei Presidenti delle Regioni. Enti che andrebbero chiuse perché diventate solo centro di spesa. E dulcis in fundo lo scontro tra gli “scienziati”. È pandemia, no è solo influenza. Tu medico del Sud taci, solo noi medici del nord abbiamo la “ricetta” giusta. Si muore per polmonite, no ma per trombosi. Vaccino si, vaccino no. Si insiste che tutto questo vada addebitato al popolo italiano? Forse si, perché l’italiano è un popolo che si lamenta ma poi o delega ad altri o si rifugia nel proprio orticello. Un Popolo lamentoso ma mai determinato. Un Popolo che scende in piazza solo se vince la squadra del cuore. Quelle poche centinaia di persone che hanno il coraggio di portare in piazza la protesta, alla fine rappresentano e vengono considerate solo una triste minoranza di milioni di cittadini e non fa paura. Si critica il governo, la politica, i sindacati da mattina a sera eppure si corre sempre lì. Allora forse è proprio vero, la colpa è nostra, degli Italiani!
Buona Pasqua, anche se “rossa”.