Sud Protagonista: Salvatore Ronghi segretario federale

‘Aderiamo a progetto Meloni di una Confederazione sovranis (ANSA) – NAPOLI, 15 DIC – Salvatore Ronghi è stato eletto, per acclamazione, segretario federale di “Sud Protagonista”, il movimento politico, composto dai movimenti politici territoriali federati, che celebra a Napoli il proprio Congresso costituente.
Ronghi è stato eletto dai 473 delegati, provenienti dalle Regioni Campania, Calabria, Lazio, Abruzzo e Sicilia.
Insieme con Ronghi sono stati eletti tesoriere Alessandro Cogliati, vicesegretario federale vicario Massimo Rossi, vicesegretario federale per gli Enti locali e le Politiche del Mediterraneo, Vincenzo Avati. E’ stato, poi, eletto, il Comitato federale composto da dodici persone tra cui sei donne ed, infine, l’Assemblea federale composta da 101 membri con il 30% di donne.
“Il mio impegno – ha detto Ronghi – sarà finalizzato, particolarmente, al problema più grave del nostro Sud, il lavoro che, come più volte ha detto Papa Francesco, è dignità ed è il pilastro della vita e della famiglia”.
“Dopo i fallimenti e le delusioni provocate dai partiti nazionali e dai movimenti del pseudo-cambiamento – ha sottolineato – sta crescendo nel Sud il desiderio di veder nascere un soggetto politico meridionale che diventi protagonista, nelle Regioni, in Italia e in Europa, per concretizzare le giuste proposte politiche per lo sviluppo del Sud e, quindi, per la crescita dell’Italia”.
“E’ quello che faremo con i nostri dirigenti politici ed eletti nelle Assemblee elettive affinché – ha aggiunto – con competenza e risolutezza, si diano al Sud le necessarie risposte e venga superato il gap economico e sociale che, oggi, lo separa dal resto d’Italia”.
“‘Sud Protagonista’ – ha concluso Ronghi – ha accolto la proposta che Giorgia Meloni ha presentato ad Atreju e ribadito nel nostro Congresso, per dare vita alla Confederazione sovranista-conservatrice e sottoscriveremo un patto con la leader di FdI per costruire insieme, partendo dal Sud, una vera Italia unita, anche economicamente e socialmente, e anche l’Europa delle identità e dei popoli”.