CITTA’ NUOVE CAMPANIA A SOSTEGNO DEI SINDACI IN BALLOTTAGGIO E FARE RETE CON LE LISTE CIVICHE

Salvatore Ronghi
Salvatore Ronghi

CITTA’ NUOVE CAMPANIA A SOSTEGNO DEI SINDACI IN BALLOTTAGGIO E FARE RETE CON LE LISTE CIVICHEIl tracollo del M5S alle elezioni amministrative fa emergere che la gente ha ben compreso che il “movimento” della sola protesta e il qualunquismo non portano da nessuna parte e ora anche Grillo dovrà fare i conti con la realtà, che è molto diversa dalla rete web.
L’aumento dell’astensionismo va inte…rpretato come rifiuto dell’attuale offerta politica che non è solo quella territoriale ma anche nazionale. Mentre in qualche città si può aver sbagliato candidato o impostazione di campagna elettorale, in tutti i casi il Governo di larghe intese non ha premiato il centrodestra.
Sono convinto che ai cittadini non piacciono le ammucchiate indistinte dove non solo non si capisce “chi sta con chi” ma neppure “chi sta per cosa” e “chi è responsabile di cosa”.
Particolarmente l’elettorato del CDX è attento agli impegni assunti e, fino ad oggi, in realtà, il governo Letta sta portando acqua solo al mulino del CSX e, più tempo passa, più si incazza l’elettorato del CDX, che non trova di meglio che astenersi. Il caso della mancata decisione sull’IMU è evidente. Così come è evidente il rinvio della vicenda relativa all’atto di giustizia nei confronti dei campani sulla mancata applicazione del condono edilizio del 2003. 
Dall’analisi del voto delle amministrative, si comprende chiaramente che, senza Berlusconi candidato in prima persona, il risultato è tutta un’altra storia. Infatti, la differenza con le recenti politiche, caratterizzate dalla eclatante rimonta di Berlusconi, è del tutto evidente. Basta pensare che gli unici Comuni in cui i Sindaci sono stati eletti al primo turno sono andati al CSX, mentre il CDX, a cominciare da Roma, è finito in ballottaggio con i candidati del CSX ma con un distacco percentuale a sfavore anche di dieci punti. E ciò riguarda soprattutto quei Comuni del Nord tradizionalmente orientati a CDX, vedi Treviso.
Nonostante ciò, almeno in Campania, il PdL tiene sul piano elettorale, confermando sostanzialmente il dato delle ultime politiche.
La tenuta in termini di Sindaci portati al ballottaggio e di percentuali di voti c’è stata ma, comunque, mancano all’appello migliaia di voti che lasciano capire che continua la “disaffezione” dei cittadini alla politica i quali, invece di votare a sinistra o altre liste, si sono rifugiati nel non voto.
Nonostante la buona tenuta del PdL in Campania, e soprattutto per questo, fa male la pesante sconfitta di Avellino. Nelle altre Province, il centrodestra non si limita a “tenere” ma, in molti casi, il ballottaggio è tra candidati Sindaci di cdx.
In raffronto a ciò, quando accaduto ad Avellino esprime un messaggio preciso:  se sul territorio si guardasse oltre la propria persona e se ci si concentrasse sulla “coesione”  e sulla “inclusione” del progetto politico del CDX, anziché  su  “risse” inutili e perdenti, si vincerebbe al primo turno in tantissime realtà.
Il risultato di queste amministrative rafforza ulteriormente la mia convinzione che ricostruire la politica si può, anzi si deve. E che dobbiamo concentrare tutte le nostre energie per riconquistare la fiducia delle persone nella politica.
Il dramma della politica è coincisa con la fine dei partiti organizzati, ovvero quelli rispettosi della democrazia interna, fondati sulla selezione di classe dirigente basata sulle qualità, sul merito e sulla militanza politica e capaci di coinvolgere e di includere i cittadini.
Tale dramma è iniziato con i partiti padronali che, invece di includere, hanno escluso la partecipazione della società attiva e hanno incluso solo carrieristi e nullafacenti in cerca di un posto al sole.
Tutto ciò ha provocato l’allontanamento dalla politica e il rifugio in movimenti di protesta che, vivaddio, si sono già ecclissati.
Per ripartire e per rinascere la politica deve cancellare tutto questo e tornare al territorio. Tornare ai partiti partecipativi, ai partiti delle idee e delle proposte, dai quali e nei quali emerge la meritocrazia e non il servilismo e l’accondiscendenza nei confronti dei potentati.
Da ciò deve rinascere un nuovo centrodestra che sappia includere e dare voce alle tante realtà civiche territoriali e alle tante energie sociali desiderose di proporre e di costruire una società migliore e che costituiscono il collegamento tra il sentimento popolare e la politica.
Realtà sociali che, attualmente, non trovano un’adeguata sede di discussione delle idee e delle proposte, e rispetto alle quali i partiti devono dimostrarsi all’altezza ed offrire gli strumenti giusti per dare corpo ad un progetto politico credibile e condiviso.
Tutto questo è indispensabile anche avere uno strumento di selezione delle classi dirigenti che possa  elevare la qualità delle assemblee elettive, che oggi sono semplicemente ridicole e prive di sensibilità sociali e capacità politiche.
Non è semplice raggiungere tali obiettivi, ma neppure impossibile.
Città Nuove Campania, che fin dalla sua istituzione persegue tali scopi, anche in questa tornata elettorale ha dato il proprio contributo attraverso i propri candidati nelle liste del PdL o collegate.
I nostri uomini e donne sapranno rappresentare i valori etici e quelli del territorio nelle prossime assemblee comunali, rappresentanti del popolo che sapranno tenere la barra dritta verso gli interessi generali e sapranno valorizzare la politica dell’ascolto e della partecipazione.
Dedicheremo maggiore attenzione a sostenere i Sindaci che hanno già dimostrato di saper rappresentare gli interessi dei territori, come Salvatore Onofaro a Qualiano e Gennaro Langella a Boscoreale, e come Antonio  Pentangelo a Castellammare e Pasquale Aliberti a Scafati.
E, nei prossimi giorni, per i ballottaggi,  continueremo la nostra azione politica a sostegno di tutti i candidati Sindaci del Centrodestra in tutte le realtà territoriali.
Nei Comuni dove non c’è un candidato chiaramente di cdx  al ballottaggio, come a Portici,  sosterremo il candidato più aperto al rinnovamento e alla condivisione del bene comune: in questa ultima realtà sosterremo Nicola Marrone che rappresenta la discontinuità e il rinnovamento politico e morale scontrandosi con la vecchia nomenklatura del Pd locale.
Bisogna, infine, continuare a dialogare e fare rete con le tante liste civiche che sono riuscite ad arginare la fuga verso il non voto e rappresentare quella voglia di cambiamento e rinnovamento che spesso va oltre i vecchi steccati politici.
La nostra sarà una forte attenzione a questo mondo per fare emergere sempre di più e con meritocrazia quella classe dirigente che deve riportare credibilità e affezione al centrodestra.

Salvatore Ronghi

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